formazione aziendale e intelligenza artificiale

Il titolo di questo post è la domanda che ho posto a Chat GPT e gli sviluppi sono sbalorditivi

Ovviamente conoscendo l’ego di Chat GPT la risposta è stata “Sì l’intelligenza artificiale (IA) sta già cambiando e continuerà a trasformare il modo in cui viene fatta la formazione aziendale. Ecco come: “.
Dopodiché mi ha sciorinato il solito elenco puntato. Beh tipico…ormai conosco bene il soggetto (o dovrei dire l’oggetto vabbè).
Vi risparmio tutto l’elenco ma vi sintetizzo alcuni punti:

1. Personalizzazione dell’apprendimento

2. Formazione on-demand

3. Simulazioni e apprendimento esperienziale

4. Analisi dei dati e feedback continuo

5. Gamification e coinvolgimento

6. Riduzione dei costi

7. Inclusività e accessibilità


Ovviamente tutte queste attività già vengono attualmente svolte dall’essere umano, quindi non costituiscono comunque un cambiamento rispetto al passato. Ma l’I.A. sottolinea come la differenza fondamentale sta nella scala, nella velocità e nell’efficienza con cui l’intelligenza artificiale può realizzare queste attività, riducendo tantissimo i tempi e conseguentemente i costi.

Personalmente resto dell’idea che, almeno in linea di massima, l’I.A. non possieda tutt’ora delle abilità superiori all’essere umano che possano garantire un cambiamento in positivo nell’ambito della formazione sul lavoro. E di fatto anche la stessa I.A. ammette, dopo essere stata da me incalzata con un paio di domande aggiuntive, che “l’I.A. non sostituisce i formatori, ma li affianca, liberandoli da compiti ripetitivi e permettendo loro di concentrarsi su attività a maggiore valore aggiunto, come l’empatia, la motivazione e la supervisione strategica”. Ehi si…l’empatia e lo spirito critico che ancora mancano a tutte le forme di intelligenza artificiale e che risultano essere le competenze più importanti per un formatore.

Ciò che voglio invece sottolineare è l’ultimo punto elencato dall’ I.A., ovvero “Inclusività e accessibilità”. A differenza di quanto detto sopra, credo fortemente che questo sia l’ambito in cui oggi dovremmo sfruttare maggiormente le competenze dell’I.A., al fine di tradurre in simultanea e rendere accessibili i contenuti della formazione ai lavoratori stranieri, ma anche tradurli in formati adatti a persone con disabilità. Dunque formazione aziendale e intelligenza artificiale hanno già oggi un punto di connessione.